Obiettivi selezione

Progetto Selezione Provinciale Maschile – Bologna 2011/2012 – Parte 1

In questo articolo presento il progetto che ho iniziato quest’anno con il Comitato Provinciale FIPAV Bologna, come Selezionatore Provinciale maschile. L’articolo si conclude con le attività che sto svolgendo in questo periodo, delegando poi ad una “successiva puntata” la descrizione delle ultime attività.

Inquadramento generale

La Selezione degli atleti (maschi) più promettenti, in Italia, avviene secondo tre passaggi:

  • Selezione Provinciale (età massima: primo anno U16)
  • Selezione Regionale (età massima: secondo anno U16)
  • Selezione Nazionale, a sua volta divisa nel percorso Pre-Juniores e Juniores

Ogni Selezione confluisce in una serie di tornei:

  • La Selezione Provinciale gioca il Trofeo delle Province, manifestazione della durata di 2-3 giorni (in Emilia-Romagna 2), tra tutte le selezioni provinciali della regione;
  • La Selezione Regionale gioca il Trofeo delle Regioni, che credo si possa definire a tutti gli effetti la più importante manifestazione pallavolistica giovanile in Italia, della durata di 5-6 giorni, tra tutte le selezioni regionali d’Italia (normalmente con Trentino e Alto Adige divise in due selezioni distinte);
  • Le Selezioni Nazionali disputano vari tornei, tra cui, se qualificate, gli Europei e i Mondali Pre-Juniores e Juniores (le poche informazioni, in merito, si possono reperire sul sito ufficiale FIPAV)

In alcuni casi, sono previste delle forme di “pre-selezione”, ossia selezioni anticipate di un anno. Ad esempio, in Emilia – Romagna, oltre alla Selezione Provinciale, viene effettuata una Pre-Selezione Regionale – sempre per gli atleti massimo al primo anno di U16 – per dare modo ai Selezionatori Regionali di conoscere con un anno di anticipo alcuni giocatori interessanti.

Da questo punto in avanti l’articolo sarà concentrato esclusivamente sull’attività che sto svolgendo per la Selezione Provinciale Bologna.

Obiettivi

Il progetto di selezione provinciale si articola in 3 obiettivi principali:

  1. Raggiungere una conoscenza completa sui numeri e gli organici delle società bolognesi;
  2. Individuare e localizzare quanto prima i giocatori di maggior prospettiva;
  3. Aumentare il volume di allenamento dei ragazzi più interessanti.

In questo contesto la partecipazione al Trofeo delle Province si manifesta come “conseguenza” di un processo a lungo termine che ha come scopo la premiazione degli atleti più interessanti e la prima opportunità di essere visionati per la successiva selezione regionale, che li coinvolgerà nelle annate successive.

Partecipanti

Il progetto dovrebbe prevedere tre partecipanti costanti:

  • Primo allenatore: selezionatore provinciale e responsabile del progetto
  • Secondo allenatore: selezionatore provinciale e funzioni dirigenziali e di preparazione fisica
  • Terzo allenatore: selezionatore provinciale e scoutman

Idealmente, tuttavia, sarebbe importante tentare la creazione di un movimento che coinvolga sempre più spesso gli allenatori delle singole società, rendendoli così partecipi del progetto di crescita dei “loro” atleti.

Fasi Operative

Il cammino della Selezione Provinciale si articola in questi passaggi:

  1. Prima visione atleti (settembre-dicembre)
  2. Tavola rotonda allenatori (inizio gennaio)
  3. Percorsi tecnici (gennaio-maggio)
  4. Selezione e Tornei preliminari (gennaio-maggio)
  5. Trofeo delle Province (metà maggio)

Fase 01: Prima visione atleti

Modalità

L’obiettivo dichiarato è assolutamente quello di vedere tutti gli atleti della provincia. Naturalmente, raggiungere il 100% è una vera e propria impresa, quasi una utopia. Diciamo che, comunque, in linea generale dobbiamo fare il possibile per avvicinarci all’obiettivo. Sono organizzati due tipi di eventi:

  • Partecipatore dei selezionatori ad un allenamento di una squadra;
  • Organizzazione di un concentramento, in cui sono convocati gli atleti di 2-3 società.

La prima convocazione non è nominale e riguarda:

  • Tutti gli atleti nati nelle annate 1997-1998 (primo anno di U16 e ultimo di U14), indipendentemente dalle qualità fisiche e/o tecniche;
  • Gli atleti del 1999 con spiccate qualità fisiche e/o tecniche, su convocazione dei singoli allenatori di società.

In particolare, quest’anno sono stati organizzati:

  • 2 allenamenti dentro società;
  • 3 incontri di concentramento, per le restanti 8 società.

Struttura dell’incontro

Ogni incontro del primo giro di selezione provinciale, quando possibile, è organizzato su una palestra con 2-3 campi. In questo modo si può procedere alla visione di più atleti contemporaneamente (con un limite superiore intorno ai 30-35 ragazzi, per non rendere troppo complicata la visione), naturalmente a patto di avere la disponibilità delle strutture e di allenatori di società che possano asisstere e aiutare nello svolgimento della seduta.

La seduta tipica – della durata tipica compresa tra le 2 ore e le 2 ore e mezza – è stata così organizzata:

  1. Breve presentazione dell’attività (10′): in questa fase viene illustrato il programma annuale della selezione e si invitano i ragazzi a prendere l’appuntamento con la giusta determinazione, ovvero impegnandosi al massimo ma senza strafare o rischiare di farsi male (in particolare chiedo particolare attenzione sulle eventuali alzate a filo rete): la selezione è un appuntamento sicuramente importante, ma non è certo l’unica e l’ultima a disposizione di un ragazzo per diventare un giocatore di buon livello! Prima di iniziare l’allenamento è altresì importante verificare le condizioni di salute – tramite breve indagine – di tutti i giocatori presenti.
  2. Breve fase di attivazione motoria (10′-15′): in questa fase un selezionatore provinciale guida un brevissimo riscaldamento senza palla, principalmente come forma di mobilità attiva e attivazione motoria, aumento della temperatura corporea e prevenzione. Qualche minuto finale viene lasciato ai singoli atleti per completare il riscaldamento secondo le forme utilizzate in società.
  3. Riscaldamento tecnico e tecnica di base di alzata (20′-25′): a questo punto, suddivisi a giro sui vari campi, si svolgono esercitazioni a giro per l’alzata di palla alta in zona 4 e zona 2, con piccoli punti chiave tecnici su cui focalizzare l’attenzione; ogni esercizio è a giro costante, rotazione tra i campi e vengono via via aggiunte coperture, difese, differenti lanci e posizioni di lancio. L’obiettivo è valutare la tecnica di alzata (eventualmente, si possono bloccare tutti gli alzatori sullo stesso campo, per poterli guardare tutti insieme).
  4. Parte tecnica a coppie (10′-15′): in questa fase viene valutata la tecnica di bagher d’appoggio e quella di colpo d’attacco da terra (utilizzato anche come riscaldamento del braccio); si parte con esercitazioni molto semplici perpendicolari a rete (lancio spostato e appoggio, piazzata e appoggio), fino ad arrivare ad esercitazioni di intensità difensiva (ABC, 3 attacchi a testa, recuperi acrobatici e così via).
  5. Attacco a rete (20′-40′): a seconda dello spazio palestra a disposizione, questa fase può essere più o meno lunga. All’inizio si parte con esercitazioni su autolancio, sia per valutare questa abilità tecnica, sia per scaldare adeguatamente il salto; si prosegue poi con una fase di attacco di palla Tre (mezza al centro davanti) e proseguendo, eventualmente, con qualche minuto di attacco 4-3 e 3-2 in stile pre-partita.
  6. Gioco (40′-70′): questa fase è sicuramente la più complessa da organizzare, sia perché ovviamente i ruoli sono distribuiti in maniera disomogenea, sia soprattutto per la grande eterogeneità dei sistemi di gioco utilizzati in società (si va dal semplice “palleggia chi è al centro” a sistemi 5-1 in alcune squadre); la parola d’ordine è versatilità, nel senso che ogni giocatore si troverà eventualmente a utilizzare sistemi di gioco e posizioni in campo diverse da quelle abituali; in questo primo incontro non interessa vedere la tecnica di battuta (con numeri così alti, è difficile farsi una idea di questo gesto tecnico, che per altro rende lento e macchinoso il ritmo di gioco), quindi ho preferito alternare gioco con free ball (sempre concesse dall’avversario) a campi alterni e fasi ad alto ritmo con palle break (difese libere) immesse da un allenatore a bordo campo.
  7. Conclusione (5’+): terminata la fase di gioco, gli atleti sono radunati per i saluti di rito; eventuali defaticamenti sono lasciati liberi ai singoli giocatori, secondo le abitudini di società.
  8. Considerazioni con gli allenatori (10’+): al termine della seduta, i selezionatori si radunano con gli allenatori presenti per commentare assieme ciò che è stato osservato e presentare i successivi appuntamenti.
Prima dell’inizio della seduta, ogni atleta viene registrato in un apposita base di dati. In particolare:
  • Sono richieste le generalità basilari (nome, cognome, data di nascita).
  • Vengono effettuate due misurazioni, ovvero altezza e reach ad una mano.
  • Si svolge inoltre una indagine completa sul volume di allenamento e gioco delle singole squadre.
In questa prima fase, per ovvi motivi di privacy, non viene richiesto alcun contatto dei ragazzi: ogni forma di comunicazione selezionatore-giocatore deve essere mediata dal passaggio attraverso comunicazioni ufficiali FIPAV e Società.
In alternativa a questa forma, è possibile prevedere la partecipazione dello staff delle selezioni ad una seduta della squadra, guidata quindi dal proprio allenatore nei propri normali orari palestra: in ogni caso deve essere trovato il tempo per la registrazione atleti, la presentazione attività e il dialogo con gli allenatori coinvolti.

Fase 02: Tavola rotonda allenatori

Terminato il primo giro di osservazione, viene organizzata una tavola rotonda con tutti gli allenatori con questi obiettivi:

  • Presentazione dei dati raccolti durante l’osservazione e bilancio generale;
  • Presentazione del progetto di Selezione Provinciale;
  • Discussioni varie ed eventuali.
Di seguito una rapida carrellata di alcune tematiche discusse.

Obiettivi della Selezione Provinciale

Obiettivi selezione

Il principale obiettivo della Selezione Provinciale è quello di raggiungere la massima conoscenza capillare di giocatori sul territorio. Questo obiettivo, infatti, è difficile da raggiungere per tutte le altre selezioni (regionali e nazionali), poiché il territorio da sorvegliare è troppo vasto.

Credo invece che la selezione provinciale dovrebbe sforzarsi al massimo di vedere, almeno una volta in un anno, ogni singolo giocatore nella fascia d’età di interesse, indipendentemente dalle qualità fisiche e/o tecniche.

Il secondo obiettivo, valido soprattutto per gli atleti delle società minori, è quello di aiutare i giocatori più promettenti ad aumentare il volume e la qualità degli allenamenti svolti (la qualità è automaticamente maggiore dal momento che ci si allena con un gruppo di atleti “selezionato” e quindi teoricamente di livello più alto).

Naturalmente, non ci si deve dimenticare dell’obiettivo di fine stagione, ovvero il Trofeo delle Province: al di là del lato agonistico, è bene non dimenticare l’importanza di questo evento, poiché è una base di visione per i selezionatori successivi, ossia regionali e nazionali. In tutti gli allenamenti, quindi, si dovrebbe trovare il tempo per “fare gruppo e squadra” e valutare i giocatori, per arrivare al meglio all’appuntamento.

Infine, lasciato per ultimo ma non certo per importanza, credo si dovrebbe svolgere tutta l’attività seguendo una “Vision“, ossia un motivo ispiratore dell’intero progetto, il grande sogno motivatore a lungo termine. In questo caso, la visione sarebbe quella di poter contribuire ad un aumento del movimento pallavolistico sul suolo provinciale, stimolando e motivando tutti gli atleti per quanto possibile nel tempo a disposizione.

Il percorso di Selezione e il percorso della Selezione Provinciale

Selezioni da provinciale in poiPoiché molti allenatori potrebbero non conoscere affatto il quadro complessivo, è bene dedicare qualche minuto all’illustrazione del piano di selezione atleti, a partire dal provinciale e arrivando fino al nazionale.

Fino alla stagione 2011-2012 compresa, il percorso prevede come primo appuntamento la Selezione Provinciale, dedicata agli atleti della categoria “Under 15” e con obiettivo finale il Trofeo delle Province.

Nel secondo anno di Under 16 viene completata invece la Selezione Regionale, che sfocia nel Trofeo delle Regioni e nelle prime convocazioni delle Squadre Nazionali.

Il percorso delle Squadre Nazionali, infine, è articolato principalmente nell’età Pre-Juniores e in quella Juniores…per i più talentuosi fino alla Nazionale Seniores!

Terminata la presentazione del processo di Selezione, è bene focalizzarsi sugli obiettivi della Selezione Provinciale, illustrando quali sono le idee e gli step che verranno seguiti.

Infine, credo andrebbe presentato a tutti l’appuntamento importante del Regional Day e stimolata la partecipazione del maggior numero possibile di allenatori. Il Regional Day altro non è che una giornata in cui diversi atleti della Regione sono convocati per un allenamento condotto dallo staff delle Nazionali Giovanili, per avere una prima visione degli atleti.

Risultati del primo giro di osservazione

Primo giro osservazione

Vengono illustrati gli obiettivi e i risultati del primo giro di osservazione atleti.

I principali obiettivi sono la valutazione della tecnica di base degli atleti e le misurazioni di altezza e reach (obiettivi considerati appena meno importanti, poiché possono variare in maniera significativa nel corso della stagione, essendo un’età di particolare sviluppo nella crescita dei ragazzi).

Altro obiettivo molto importante è la conoscenza diretta degli allenatori e tra allenatori, in modo da organizzare adeguatamente una collaborazione che si spera sia il più possibile serena e proficua.

Infine, grazie alla fase di gioco, è possibile indagare in merito ai sistemi di gioco utilizzati dalle singole squadre: come già detto, è assolutamente normale che questi siano assolutamente e significativamente differenti tra un gruppo e un altro (non va dimenticato, tra l’altro, che nella prima osservazione vengono visionati sia gruppi Under16 che gruppi Under13 e Under14).

Tutto questo deve essere svolto nell’ottica di inquadrare il livello medio della provincia.

Dopo aver presentato gli obiettivi, vengono illustrate le cosiddette “tabelle di valutazione” degli atleti. Personalmente, trovo molto limitante e riduttiva l’idea di “catalogare” un giocatore attraverso dei criteri statici, ma in fin dei conti è importante trovare un modo per farsi un’idea di come proseguire l’attività e credo sia anche utile a fini prettamente statistici. Non volendo creare sistemi troppo sofisticati e anche in considerazione delle difficoltà (e spesso inutilità) di una classificazione, ho creato 4 semplicissime fasce di giudizio:

  • Fascia A: giocatori dotati di grosse qualità fisiche e/o tecniche.
  • Fascia B: giocatori dotati di buone qualità tecniche.
  • Fascia C: giocatori non di interesse nell’immediato, ma da tenere sotto osservazione tramite colloqui con i loro allenatori.
  • Fascia D: giocatori non di interesse nell’anno in corso (legato specialmente ai più piccoli).
Con una classificazione del genere, molto blanda e grossolana, si riesce comunque ad avere un’idea del livello e si possono elaborare statistiche elementari. Lo staff del CQN ha elaborato tabelle ben più complesse relative all’individuazione del talento e queste sono disponibili nell’apposita sezione del sito federale.

Infine, si passa alla presentazione dei risultati ottenuti:

  • Numero di società visionate: 9
  • Numero di atleti visionati: 76
  • Numero di atleti che non sono stati visionati per vari motivi (assenze, malattie, disinteresse, ecc…): 26 noti, quanti ignoti?
  • Numero di atleti ritenuti di interesse (Fasce A+B)
Infine, si possono mostrare alcuni dati statistici:
  • Distribuzione delle altezze
  • Distribuzione dei reach
  • Distribuzione delle fasce

Presentazione del progetto “Percorsi tecnici” e altre discussioni

Percorsi tecnici

La Selezione Provinciale, di norma, non svolge una attività particolarmente marcata o frequente (solitamente si esaurisce entro metà maggio e non prevede altro che 1-2 allenamenti al mese al massimo), pertanto è naturale il sorgere di una domanda: “Può la Selezione Provinciale aiutare la crescita tecnica dei suoi giocatori? Se sì, come?“. A forza di pensare a questo argomento, l’unica ipotesi che mi è sembrata valida è stata quella di porsi pochissimi obiettivi molto specifici e lavorare quasi esclusivamente su quelli: da qui l’idea dei cosiddetti “Percorsi Tecnici“.

Un percorso tecnico è sostanzialmente un allenamento (di durata di circa 1 ora) su un obiettivo molto specifico, riservato ad una serie di atleti di tutta la provincia. Quest’anno, come temi per percorsi tecnici, sono stati proposti questi:

  • Percorso specifico per alzatori: pulizia del tocco in entrata e uscita, introduzione al palleggio in sospensione;
  • Percorso specifico sulla battuta (e ricezione) salto rotazione;
  • Percorso specifico sul muro da fermo e dopo semplice traslazione;
  • Percorso specifico sull’attacco in primo tempo: concetti di anticipo e distanza da rete;
  • Percorso specifico sull’opposto: attacco da 2 e da 1;
  • Percorso specifico sull’attacco di palla alta: scelta del tempo e direzionamento.

Alla fine della tavola rotonda, si è scelto di procedere con 3-5 allenamenti specifici per alzatori, aperti a circa 10 alzatori. Prima di confermare il lavoro, è bene accordarsi su quali saranno i modelli tecnici proposti e le principali esercitazioni utilizzate, al fine di trovare una condivisione il più possibile ampia.

Riguardo alle modalità esecutive, sono possibili due possibilità:

  1. Momenti “Percorsi” e “Selezione” separati: per un paio di mesi si svolgono solo allenamenti di percorsi tecnici (ad esempio, ogni seduta è formata da 2 allenamenti da circa 1 ora ciascuno), dopodiché il lavoro termina e si prosegue con la selezione.
  2. Momenti “Percorsi” e “Selezione” congiunti: nei primi mesi di selezione, ogni allenamento “normale” è preceduto da circa 1h separata con il gruppo di convocati per il percorso tecnico (questa è stata la modalità utilizzata quest’anno).

Fase 03: Percorsi tecnici: percorso alzatori

Quest’anno, come già specificato, è stato scelto di svolgere il percorso tecnico sugli alzatori. Per circa 4 allenamenti, al normale allenamento della selezione, è stato anteposto un allenamento della durata di 1h specifico per alzatori (o giocatori con attitudine per il ruolo, ma che magari in società non lo ricoprono), con un numero di atleti convocati pari anche a 8-10.

Le modalità e le esercitazioni svolte, nonché i modelli tecnici proposti, non sono particolarmente differenti da quelle già mostrate nel mio precedente articolo sul Percorso Intensivo Alzatore U16M, per cui rimando a quell’articolo per maggiori informazioni (naturalmente le sedute hanno avuto una struttura leggermente diversa, per adattarsi al maggior numero di atleti e al minor numero di sedute, ma non credo sia particolarmente interessante aggiungere ulteriori dettagli).

Fase 04: Selezione

Il percorso di Selezione Provinciale dovrebbe proseguire cercando di tenere il numero di atleti coinvolti il più alto possibile per il maggior tempo possibile. Personalmente, fino ad Aprile il gruppo è stato mantenuto aperto fino a circa 30 ragazzi a rotazione (in più, ogni allenamento è stato sfruttato per recuperare la visione di atleti non visti nel primo giro), dopodiché si è proceduto a restringere a circa 16, arrivando a 12 a fine aprile (Trofeo delle Province il 12-13 maggio).

Mantenere il gruppo allargato ha notevoli vantaggi:

  • Si coinvolgono e motivano molti più giocatori, che si sentono (e, di fatto, sono!) parte integrante del progetto;
  • Si riescono a svolgere molti più allenamenti, poiché anche in caso di molteplici assenze per malattia o partite societarie, si riesce comunque a fare una convocazione di un numero sufficiente di atleti.
In questa fase, gli allenamenti sono così strutturati:
  • Riscaldamento guidato;
  • Parte tecnica sull’alzata di palla alta;
  • Parte tecnica sul bagher di appoggio e di ricezione;
  • Parte tecnica sull’attacco;
  • Parte di gioco dedicata al riconoscimento di alcune situazioni di gioco semplici e all’applicazione di semplici adattamenti (free ball, difesa alzatore, free ball concessa, palla alta e copertura e così via).
Quando il gruppo inizia ad essere ristretto, si procede anche all’organizzazione di amichevoli o alla partecipazione a piccoli tornei, per migliorare l’amalgama del gruppo e omogeneizzare i sistemi di gioco che si intende utilizzare.

Fase 05: Trofeo delle Province

Quest’anno, il torneo si giocherà a Cesenatico il 12-13 maggio. Seguirà articolo specifico come relazione finale.

Proposte per gli anni successivi

In una prima fase – entro la fine del mese di ottobre – si può tentare l’organizzazione di un torneo a 4-8 squadre, da disputare un sabato o domenica pomeriggio, aperto e caldeggiato per tutte le società operanti nel settore maschile della provincia. In questo modo i selezionatori hanno modo di iniziare a vedere i giocatori all’opera. Questa attività è già proposta con successo da alcuni anni nella provincia di Modena.

Inoltre, per aumentare l’attività, si potrebbe pensare di:

  • Organizzare amichevoli interne tra due gruppi di selezione, nella prima fase dell’anno;
  • Partecipazione ad altri tornei come Selezione Provinciale.

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