La pallavolo è uno sport in cui il sistema di gioco in fase cambio palla è quasi sempre immutato a partire da un certo livello: praticamente tutte le squadre del mondo adottano il sistema 5-1 con rotazione P-S-C (per maggiori dettagli in merito, si può far riferimento al mio precedente articolo sull’organizzazione del gioco in fase cambio palla). Qualche variazione si può avere, specialmente nel settore femminile, sulle linee di ricezione (può ricevere o non ricevere l’opposto), ma poche altre sono le differenze (almeno quelle facilmente visibili) tra le squadre. Ciò che invece è spesso diverso è il modo di organizzare gli schemi di attacco, molto legati alle capacità dell’alzatore e degli attaccanti.
Tuttavia può capitare che durante una stagione delle improvvise esigenze o difficoltà costringano a ribaltare completamente la propria formazione, rotazione, organizzazione per mantenere adeguato il proprio livello di gioco. Quest’anno, in due giorni consecutivi, la mia squadra ha subito due infortuni a due dei tre centrali in rosa: ecco quindi l’esigenza di trovare il modo per giocare con un solo centrale in campo. Questo piccolo articolo è solo la condivisione di ciò che abbiamo sperimentato per alcune partite.
Motivazioni e soluzioni alternative
Dopo alcune ricerche e scambi di idee, finalmente ho ricevuto lo spunto decisivo: se il centrale è uno solo, con chi potrà giocare in diagonale se non con l’unico altro giocatore unico nel sestetto, ovvero l’alzatore?! Effettivamente, rispetto ad un più immediato sistema “mi invento un nuovo centrale”, il lavoro di preparazione e allenamento è più complesso (all’inizio), ma in situazioni di forte emergenza (per di più, nel nostro caso, con il rischio concreto di non recuperare nessuno dei due infortunati prima della fine della stagione) si è rivelata una mossa degna di grande attenzione.
Per quanto riguarda la fase break, nella mia squadra siamo partiti dall’idea che il nostro alzatore (alto e con un trascorso da centrale) potesse murare da posto 3. Se così non fosse, si può comunque costruire in breve tempo uno spostamento di muro elementare anche solo per le situazioni di attacco avversario scontato.
Prima di illustrare nel dettaglio il sistema P-C, vorrei velocemente introdurre altre due soluzioni alternative:
- Uno schiacciatore “si adatta” a giocare C1 (vicino all’alzatore), giocando la fase cambio palla di P4 e P3 con il classico cambio d’ala (l’opposto può attaccare pipe). Alcune informazioni in merito si possono trovare nel mio precedente lavoro sull’U16.
- Un alzatore “si adatta” a giocare centrale e subentra il secondo alzatore nel sestetto titolare.
Ciò che non mi ha convinto di queste due soluzioni è che, sostanzialmente, almeno un giocatore deve adattare il proprio ruolo ad un sistema di gioco: questa operazione può essere molto lunga e richiedere tempo prima di dare risultati concreti! Personalmente, trovo più sensato (quando possibile, naturalmente) che sia il sistema di gioco ad adattarsi ai giocatori a disposizione!
Le principali modifiche rispetto al sistema classico
Nel sistema P-C, ogni atleta continua a giocare nel proprio ruolo, con alcune piccole modifiche:
- Nella versione base, i 4 martelli dovranno comunque attaccare da entrambi i lati del campo.
- Le linee di muro e difesa potrebbero non sempre essere “standard” (ad esempio, nella versione base l’alzatore può murare sempre da centrale, e due schiacciatori potrebbero essere in campo in seconda linea senza libero).
L’idea di base è che il centrale giocherà sempre in diagonale all’alzatore. Questo significa che:
- Su attacco a 3 (alzatore in seconda linea) c’è sempre gioco con il centrale e, addirittura, giocherà sempre in condizioni più favorevoli (mai in rotazioni di attacco a 2).
- Su attacco a 2 (alzatore in prima linea), i due martelli attaccano da zona 4 e da zona 2 e un martello può inserirsi per attaccare la pipe. E’ molto importante sottolineare fin da subito che tutte le rotazioni di attacco a 2 riescono comunque a sfruttare tutta la lunghezza della rete (cosa in realtà molto rara a molti livelli nel sistema “classico”, dove la seconda linea da posto 1 è parecchio inutilizzata e quindi poco considerata dal muro avversario).
Sebbene le rotazioni di attacco siano praticamente “obbligate”, è invece da organizzare adeguatamente tutto il sistema di ricezione, sia per evitare falli di posizione, sia per garantire più campo ai ricevitori più bravi della squadra. Alcuni vincoli che ho seguito nella costruzione del sistema che sarà di seguito illustrato sono:
- Due attaccanti laterali sono dichiarati “di palla alta”, nel senso che attaccheranno 2 rotazioni su 3 su attacco a due (sono ovviamente i due giocatori che partono adiacenti all’alzatore).
- Due attaccanti laterali sono dichiarati “ricevitori”, nel senso che il sistema base deve essere tale per cui la linea di ricezione a 3 sia sempre affidata a questi due schiacciatori più il libero.
Ecco di seguito la descrizione rotazione per rotazione. Nelle immagini che seguono, le assunzioni sono:
- S1 gioca dopo l’alzatore ed è l’attaccante di palla alta che predilige l’attacco da 2 anziché da 4, inoltre si può utilizzare in ricezione in tutte le rotazioni.
- S4 gioca prima dell’alzatore ed è l’attaccante di palla alta che predilige l’attacco da 4 anziché da 2 ed è anche quello che risulterà più semplicemente sostituibile dal libero.
- S3 gioca dopo il centrale ed è il ricevitore migliore della squadra, che deve sempre ricevere e mai essere sostituito dal libero.
- S2 gioca prima del centrale ed è un bravo attaccante da escludere quando possibile dalla ricezione.
Di seguito sono illustrate tutte le rotazioni nel rispetto delle suddette assunzioni.
Rotazione P1
Rotazione piuttosto semplice, ricordandosi che lo schiacciatore di posto 3 deve attaccare da 4 intrecciando la posizione di partenza con il centrale. E’ possibile ricevere con l’attaccante di posto 2 o con quello di posto 4.
Libero BP | Out (1 palla, poi dentro per S4) |
Libero CP | Dentro per S4 |
Falli notevoli | P-S1, C-S2 |
Note | S2 può ricevere in 5 per S1-S3 |
Rotazione P6
La rotazione è semplice: il centrale, che parte sotto rete con l’alzatore, deve semplicemente arretrare e preparare la rincorsa, mentre il giocatore di posto 2 si trova già nella sua zona finale (dopo ricezione da zona 1).
Libero BP | Già dentro per S4 |
Libero CP | Già dentro per S4 |
Falli notevoli | L-P, P-C, S3-L |
Note | S2 può ricevere in 1 per S1-S3 |
Rotazione P5
Questa è forse la rotazione più complessa, o se non altro la meno naturale (e che richiede quindi particolare attenzione le prime volte). Il centrale si trova in posto 2, mentre i due laterali in 3 e in 4. E’ quindi evidente che, contrariamente a quanto accade nel sistema classico, non è possibile far scendere l’attaccante di posto 3 a ricevere in 5 (altrimenti sarebbero in due a dover attaccare da 4). Allo stesso modo, far scendere l’attaccante di posto 4 rende l’entrata del palleggiatore (che con lui può fare fallo) lunga e laboriosa (dovrebbe tagliare tutto il campo!). Pertanto, la soluzione più semplice è che il giocatore di posto 3 scenda a ricevere verso posto 1, facendo scalare la linea di ricezione verso sinistra (il fallo è possibile quindi solo con il ricevitore che si troverà in zona 5). Il centrale dovrà partire più a destra del ricevitore di posto 1.
Libero BP | Out (sempre) |
Libero CP | Dentro per S2 |
Falli notevoli | C-S3, P-S1, S3-S1 |
Note | Attenzione al fallo tra ricevitore in 1 e quello in 5 |
Rotazione P4
Questa rotazione è piuttosto semplice, poiché prevede semplicemente un cambio d’ala. Uno dei due martelli di prima linea scenderà a ricevere, ruotando gli altri ricevitori di conseguenza. In alternativa, possono ricevere i tre giocatori di seconda linea.
Libero BP | Out (sempre) |
Libero CP | Dentro per C |
Falli notevoli | L-S2, S3-L, P-S4 |
Note | Eventualmente ricezione di S2 e Pipe di S1 |
Rotazione P3
Rotazione banale, poiché ogni giocatore è già nel posto finale. Eventualmente uno dei martelli può scendere a ricevere scaricando uno dei compagni di seconda linea (che si occuperà eventualmente della Pipe).
Libero BP | Già dentro per C |
Libero CP | Già dentro per C |
Falli notevoli | S2-L |
Note | Eventuale doppio cambio P2-S3 |
Una nota interessante è quella su un eventuale “finto doppio cambio” facilmente attivabile in questa rotazione. Se il proprio alzatore è in grado di giocare come centrale, è possibile inserire il secondo alzatore al posto di S3 e giocare queste due rotazioni con attacco a 3 “standard” (S4 diventa S1, S1 diventa opposto, S2 diventa S2). Naturalmente il doppio cambio è “finto” poiché per ipotesi iniziale non esiste un altro centrale “puro” da far giocare in campo.
Rotazione P2
Ancora una rotazione con cambio d’ala, con uno degli attaccanti che può scendere a ricevere.
Libero BP | Già dentro per C |
Libero CP | Già dentro per C |
Falli notevoli | S1-P, S1-S3, S3-S4 |
Note | Eventuale doppio cambio P2-S3 |
Gestione del Libero
In questo sistema di gioco è bene anche definire quali siano le posizioni che dovrà occupare il Libero.
Nello scenario più “logico”, il centrale scenderà comunque dal campo per lasciare il posto al libero. Tuttavia questa scelta ha una implicazione: in diagonale con il centrale c’è ora l’alzatore, che ovviamente non può essere sostituito in questo modo. Nelle rotazioni P1-P6-P5, quindi, ci saranno due cambi di libero e non uno solo. Con una piccola variazione: in P1, se si riesce a fare un punto in fase break point, il libero può entrare subito al posto di uno dei due schiacciatori di seconda linea. Se, ad esempio, si decide che ad uscire sarà S4, il cambio del libero potrà essere effettuato fin dalla seconda palla di fase break di P1 (ovviamente dove presente), durerà per tutto il cambio palla di P1 e per tutta la P6. In P5 il libero dovrà nuovamente uscire e rientrare al posto di un altro giocatore (ad esempio S2). E’ importante ricordarsi che in P4 il libero dovrà nuovamente uscire in fase break, altrimenti non sarà possibile utilizzarlo al posto del centrale nella successiva fase cambio palla (deve trascorrere una azione di gioco prima di due sostituzioni del libero).
Nel sistema precedentemente presentato, è evidente una differenza notevole (gradita o meno che sia) rispetto al sistema classico: se ricevono sempre S1-S3-L, il libero si troverà 5 rotazioni su 6 in mezzo al campo (potrebbe essere un fatto positivo con un libero bravo a ricevere), e la sesta volta addirittura in zona 5 (il che potrebbe essere una novità per il giocatore). Gli altri due ricevitori saranno invece 3 volte a sinistra e 3 a destra ciascuno.
Pregi e difetti
Ricapitolando alcuni vantaggi interessanti di questa soluzione sono i seguenti:
- E’ il sistema ad adattarsi ai giocatori a disposizione e non viceversa.
- Il primo tempo gioca sempre su attacco a 3 (e quindi tecnicamente in condizini abbastanza favorevoli).
- Per squadre con attacco da seconda linea scarso, non c’è mai il rischio di “attacco a 1” (tipico in P4-P3-P2 con ricezione staccata).
- Il sistema d’attacco sfrutta sempre e comunque tutta la lunghezza della rete.
- E’ un modo per “sentirsi vivi” e padroni del proprio gioco anche in situazioni di grande emergenza!
Naturalmente esistono anche dei difetti che devono essere tenuti a mente:
- E’ ovviamente e comunque un sistema di emergenza (la “coperta” è molto corta!).
- Si giocano potenzialmente 3 fasi break senza libero.
- Non sempre tutti attaccano dalle proprie zone preferite (nel sistema classico, ad esempio, S2 attacca sempre da zona 4, mentre qui tutti i giocatori devono alternarsi nelle due posizioni).
- Le linee di muro e difesa sono da costruire giro per giro e quindi non sono sempre costanti.
- Il sistema deve essere memorizzato alla perfezione per evitare falli di posizione (che possono portare velocemente la squadra alla tensione mentale del “è difficile come pensavamo“).
- E’ fondamentale che i giocatori siano fortemente convinti della validità del sistema, per evitare che alla prima difficoltà sia esso “la scusante” per una brutta prestazione.
Conclusioni
Il sistema di gioco presentato è dotato di interessanti punti di forza e, ovviamente, di alcune criticità rilevanti. Può essere interessante anche ad alcuni livelli giovanili, ad esempio in squadre in cui, per mancanza di fisicità notevoli, ci si può ritrovare a non avere dei veri e propri centrali di ruolo.
Naturalmente esso deve essere costruito ad hoc, rotazione per rotazione, in base alle qualità dei proopri giocatori: ad esempio una squadra con forti ricevitori potrebbe organizzare le linee in maniera più semplice di quanto visto precedentemente; o ancora, in una squadra con un centrale solo ma discreto a ricevere, si può utilizzare il libero in modo “classico” rimpiazzando due martelli posti in diagonale tra loro nel sestetto.
Detto questo, credo sia superfluo ma comunque fondamentale ricordare che…la differenza non arriverà dal tipo di sistema utilizzato, ma, come sempre, dalla qualità del proprio gioco!
Buon lavoro a tutti.
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Complimenti per lo studio effettuato veramente molto interessante.
Grazie!
Grazie per il grande contributo che ci dai.
complimenti
Grazie!
Scusami, considerata la tua grande competenza in materia, volevo gentilmente chiederti se hai qualche documento inerente le basi nella pallavolo e cioè, Base1, Base 2, Base 7 e Base Fast.
Ciao, hai dato un occhio all’articolo sull’organizzazione del gioco in fase cambio palla? Alcune (poche) cose lì ci sono, altre anche nel documento/libro su U16…