Riporto uno stralcio di una lettera che ho consegnato ai genitori dei miei atleti, in occasione dell’ultimo allenamento stagionale.
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Vorrei soffermarmi ora su un tema delicato e per cui non mi stancherò mai di scrivere e parlare: il problema della corretta visione dell’attività sportiva. Ritengo sia importante che i ragazzi capiscano che l’attività sportiva non è in contrasto con la vita privata, ma insegna ad organizzare il proprio tempo al meglio. Non è in contrasto con le amicizie, ma, anzi, deve stimolare a conoscere sempre più gente, sia ad allenamento, sia alle partite, sia agli incontri al parco. Le stesse famiglie, però, devono comprendere come sia importante che i ragazzi vivano l’esperienza sportiva nel modo più completo, con tutti gli allenamenti e tutte le partite frequentate, a Settembre, così come a Maggio! L’importanza di avere un impegno fisso, oltre alla scuola, si traduce nel riuscire a gestire il proprio tempo al meglio, nell’imparare che un giorno totalmente libero può essere utilizzato per iniziare il lavoro dei giorni seguenti, nell’imparare a dosarsi in ogni cosa. L’attività sportiva non è e non deve essere vista come un oratorio, dove passare un pomeriggio ogni tanto: l’attività sportiva è un vero e proprio stile di vita. Frequentare la palestra impone il rispetto di alcune basilari regole (così come lo sarà frequentare un ambiente lavorativo), impone il rispetto degli altri (così come lo è l’essere parte di una comunità) e garantisce la cura di se stessi (non dimentichiamo mai che il fisico non può essere trascurato). Il conoscere gente nuova deve essere concepito come uno stimolo (abbandoniamo le chat!), che lo sport ha sempre garantito e sempre garantirà: la partitella ai giardini con gli amici, l’andare a vedere la ragazza che fa allenamento, l’andare a guardare le partite dei propri amici e delle proprie amiche, sono tutte attività che chi vive lo sport nel modo più corretto riesce ad apprezzare.
Se posso permettermi, quindi, vorrei lasciarvi con un consiglio: ragazzi, cercate di godere appieno delle possibilità che lo sport vi offre! Famiglie, cercate di incoraggiare i ragazzi in questo processo! Lo studio è un’attività sicuramente faticosa (ed è sicuramente l’attività più importante per ogni ragazzo), ma non è e non può essere un deterrente per la frequentazione della palestra. Imparate ad organizzare il vostro tempo, imparate che non sempre si può fare tutto, ma imparate anche che lo sport, così come la scuola, è un’attività per cui si spendono tempi ed energie e, come tali, meritano il rispetto di tutti. Quello che per l’atleta è un gioco, per gli allenatori è un lavoro, per i dirigenti una voluminosa occupazione di tempo, per i genitori un impegno. Non si tratta di esasperazione, si tratta di rendere onore ad un impegno che ognuno si prende all’inizio di una stagione.
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