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Considerazioni sull’allenamento Under14 Maschile, parte 2: Programmazione e pianificazione degli obiettivi principali

In questo secondo articolo parlerò della programmazione e pianificazione dei contenuti tecnici. Ho già pubblicato, ad inizio stagione, un articolo con gli obiettivi tecnici in successione (link all’articolo), ma in questo vorrei parlare più specificatamente dell’argomento riferito alla mia squadra, con alcune proposte di obiettivi da inserire in U13 e altri da rimandare all’U16. Naturalmente, come già detto, questo articolo è frutto di considerazioni e priorità assolutamente personali.

[important]Per un documento completo di fine stagione sulla programmazione U14, si rimanda all’apposito articolo completo.[/important]

Programmazioni

Il primo passo dell’organizzazione è la stesura della programmazione annuale, che sarà il primo argomento affrontato nell’articolo. Tralascio il discorso della programmazione pluriennale, perché non mi ha riguardato direttamente quest’anno.

Una programmazione tecnica deve avere, a mio avviso, almeno tre componenti: la programmazione dei contenuti, dei tempi e delle pre-condizioni.

La programmazione dei contenuti è quella in cui decidiamo, in maniera più o meno legata al livello della squadra, quali tipologie di “argomenti tecnici” (utilizzando questa espressione, facciamo ovviamente riferimento anche a contenuti strategici, tattici, fisici, psicologici) andremo ad affrontare nel corso dell’intera stagione. Risponde alla domanda: “Che cosa voglio far fare ai miei atleti?

La programmazione dei tempi è quella in cui stabiliamo, indicativamente, in quali periodi della stagione andare ad inserire nuovi contenuti tecnici. Risponde alla domanda: “Quando iniziare con questo argomento tecnico?“. Personalmente, di questa programmazione mi son fatto ben poco, perché le esigenze sono state ben diverse: all’inizio dei campionati, a metà ottobre, ho avuto settimane con un solo allenamento e due gare, o due allenamenti e una gara; questo, di fatto, ha reso impossibile di fatto fare considerazioni “attendibili” di una  tempistica sensata.

La programmazione delle pre-condizioni è per me la più importante ed è quella che contestualizza il “principio di progressività” di tutti i manuali di teoria dell’allenamento. Per ogni argomento tecnico che andremo a proporre, indica quali altri argomenti tecnici devono essere già stati introdotti o addirittura assodati. Naturalmente, non parlando di una scienza esatta, il soddisfacimento di una pre-condizione è tante volte una stima totalmente soggettiva. Risponde alla domanda: “Cosa devo aver già fatto per proporre questo nuovo contenuto X?

Metodologia adottata

Come metodologia, ho deciso di applicare una programmazione a tappe per tutti i contenuti di tipo tecnico – tattico.  In altre parole, ho eliminato la dipendenza dai tempi, troppo variabili in base al calendario agonistico, stabilendo una serie di percorsi tecnici (già discussi nel precedente articolo), in cui solo una valutazione soggettiva può essere di aiuto per stabilire quando fare passi avanti nel programma.

Obiettivi fondamentali

Credo che in Under14 maschile siano da perseguire almeno 3 obiettivi fondamentali:

  • Costruzione del tocco di palla in palleggio
  • Costruzione del piano di rimbalzo in bagher
  • Generazione di traiettorie a rotazione

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Considerazioni sull’allenamento Under14 Maschile, parte 1: Organizzazione e Metodologia

Questa serie di articoli è una specie di “diario di bordo” dei miei pensieri, programmi, problemi, possibili soluzioni di quest’anno (2010/2011) da allenatore di un gruppo Under 14 maschile a Modena. Per me è stato il primo anno da allenatore di questa categoria, così ho avuto occasione di ragionare su molti aspetti per me nuovi e molto stimolanti. Cercherò in questi articoli di proporre tutti i temi che ho affrontato e i modi di lavorare che ho adottato in palestra. per poter avere consigli e pareri da chi ha più esperienza di me in questo campo. In questo primo articolo parlo di metodologia e organizzazione della stagione, nei prossimi parlerò più nel dettaglio di programmazione, contenuti tecnici ed esercizi maggiormente utilizzati.

[important]Per un documento completo di fine stagione sulla programmazione U14, si rimanda all’apposito articolo completo.[/important]

Introduzione

Il gruppo preso in considerazione è un gruppo di atleti, 16 per la precisione (dopo un periodo di “aggiunte iniziali”), abbastanza equamente divisi tra primo e ultimo anno di Under 14.  La maggior parte di loro ha una anzianità di gioco superiore ai 5-6 anni (partendo dal miniVolley): sembra un dato trascurabile, ma mi sono reso ben presto conto di come di fatto non lo sia per niente! Io ero convinto, infatti, che in Under 14 l’obiettivo principale dell’allenamento fosse più che altro un insegnamento tecnico, ma è evidente che in giocatori di anzianità di gioco così elevata esistono già alcuni automatismi (purtroppo molto spesso errati) e quindi il processo è già di alta correzione, piuttosto che di insegnamento da zero.

Il gruppo partiva da una base tecnica piuttosto scarsa, con 6-7 giocatori di discreta qualità e gli altri più indietro. In generale, tutti partivano con dei grossi limiti fisici, soprattutto in altezza. A questo livello, chiaramente, questo implica alcune conseguenze, di cui si discuterà in seguito, sulle programmazioni tecniche e sugli obiettivi agonistici raggiungibili. Ritengo comunque che a questa età, soprattutto per i maschi, ogni previsione sullo sviluppo sia un po’ azzardata, e ci si possa limitare solo a fare delle ipotesi basandosi su alcuni segni del corpo (ad esempio, i peli sulle gambe) e sull’altezza dei genitori.

Altri paragrafi

  • Volume di allenamento e di gara
  • Tipologia di attività
  • Scala di priorità
  • Rapporto allenatore – atleti
  • Costruzione di una squadra
  • Rapporto con i genitori
  • Metodologia di allenamento
  • Gestione gara

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Programmazione annuale U14 maschile

Quest’anno, per la prima volta, mi troverò ad essere allenatore di un gruppo U14 maschile. Proverò a proporre di seguito alcune parti della programmazione annuale che sto preparando, in modo da offrire spunti per discussioni varie e trarre pareri anche da chi dovesse avere più esperienza di me in questa fascia di età. 

[important]Per un documento completo di fine stagione sulla programmazione U14, si rimanda all’apposito articolo completo.[/important]

La mia programmazione annuale è formata da 3 componenti:

  • Programmazione dei contenuti: cosa voglio fare;
  • Programmazione delle precondizioni: quali sono le condizioni che devono essere soddisfatte prima di inserire nell’allenamento un contenuto nuovo;
  • Programmazione dei tempi: definizione dei macrocicli di lavoro e collocazione (indicativa) dei contenuti all’interno dei blocchi previsti, entro un limite da stabilire (non posso fare troppe cose all’interno di un singolo blocco).

Per prima cosa, credo sia importante stabilire un ordine cronologico da seguire nella stesura della programmazione annuale:

  1. Contesto di lavoro: squadra, numero ed età degli atleti, staff a disposizione;
  2. Volume di lavoro: numero e durata degli allenamenti, palestre e materiale a disposizione;
  3. Eventuali obiettivi tecnici forniti dal Direttore Tecnico: nel caso non fosse presente questa figura, è chiaro che si dovrà procedere autonomamente a fornirsi alcuni obiettivi di partenza;
  4. Analisi del livello di partenza: questa analisi, di tipo principalmente tecnico, deve essere fatta prima di poter effettuare una programmazione dettagliata dei contenuti, poiché ogni programmazione deve essere a misura per la squadra con la quale si lavorerà;
  5. Definizione degli obiettivi in successione: questa fase, forse la più importante, consiste nella stesura di una serie di obiettivi tecnici, tattici, fisici, psicologici da raggiungere con la propria squadra nel corso dell’annata (maggiori dettagli in seguito);
  6. Definizione dei modelli tecnici da adottare: sebbene ogni allenatore abbia bene a mente i modelli tecnici che intende adottare, io preferisco sempre segnarmi, per ogni fondamentale, una serie di punti chiave (possibilmente in successione di importanza) per i gesti tecnici.

Nel seguito proverò a spiegare meglio i punti 3, 4, 5 e 6.

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Analisi Finali Nazionali U18M

Mediante una semplice Scoutizzazione Meriti – Demeriti, unita ai dati forniti dalla LegaVolley, è stato possibile svolgere una semplice, ma interessante, analisi delle modalità di conquista e perdita dei punti, durante le finali nazionali Under 18 maschili, svoltesi a Bologna dal 12 al 15 giugno 2008.

Scopi dell’analisi

Gli scopi dell’analisi devono essere chiariti fin dall’inizio: l’intento è quello di capire in che modo vengono fatti e subiti i punti, al fine massimo di determinare un modello prestativo riguardante la categoria analizzata. Questo dovrebbe essere il valore a cui tendere, quando si lavorerà con una squadra giovanile U18 maschile.

Quindi, in linea di principio, non esistono dati particolarmente attesi: l’indagina ha anzitutto uno scopo conoscitivo e di pura analisi, non di verifica.

Tuttavia, si potrà cercare di capire quanto sia evoluto il livello di gioco in Under 18 maschile, quanto sia tendente all’alto livello.

Modalità di indagine

L’indagine è stata svolta con carta e penna, durante sei gare. In seguito, i dati sono stati riportati in appositi fogli di calcolo predisposti e sono state calcolate le informazioni ritenute necessarie.

Per svolgere la rilevazione, sono stati seguiti questi principi:

  • Vengono segnati solo gli eventi che generano il termine dell’azione.
  • Ogni ace è considerato punto per chi ha battuto, ogni palla effettivamente toccata dal ricettore, ma con esito negativo (tribuna) è considerato errore in ricezione.
  • Ogni mani-out è considerato punto dell’attaccante. Ogni errore su palla lenta è invece attribuito al muro.
  • Quando un’azione termina con un attacco dopo più rigiocate, si considera sempre contrattacco, come è logico che sia da un punto di vista tecnico. Quindi, l’analisi dei punti non indica quanti punti vengono fatti in fase cambio palla e quanti in fase break, quanto più il numero di punti per tipologia tecnica.
  • Sono considerati errori gravi tutti gli errori non tecnici e quelli assolutamente da azzerare: doppie, trattenute, invasioni a muro, aeree, d’attacco, in battuta.
  • I tocchi di seconda del palleggiatore sono considerati attacchi o contrattacchi a seconda della situazione, come già spiegato.

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