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Appunti di metodologia #01 – L’esercizio analitico: ripetizioni, errori, noia

Si inaugura oggi una nuova rubrica di questo blog, volta a raccogliere alcuni piccoli appunti su alcune tematiche di metodologia. Ogni post potrebbe essere l’inizio per una discussione e spunti per migliorare il nostro lavoro. Come sempre, si tratta di considerazioni puramente personali, condivisibili o meno. Buona lettura e…condividete! 

L’esercizio analitico (gesto tecnico isolato dal contesto di gioco) è alla base dell’apprendimento della tecnica. Ancor prima di parlare delle caratteristiche fondamentali dei singoli esercizi, credo sia importante sottolineare quanto sia fondamentale, affinché le proposte analitiche abbiano successo, seguire delle progressioni di esercizi (dal facile al difficile, dal conosciuto allo sconosciuto, dal semplice al complesso…). Immaginiamoci il primo giorno di scuola messi di fronte ad un problema universitario: spendendo giorni, settimane, mesi riusciremmo ad ottenere solo piccoli risultati e poco solidi (ad esempio basati, in questo caso, su associazioni dirette/visive) per poi essere di nuovo a zero nell’affrontare un successivo problema. Lo scopo delle progressioni didattiche è quello di fornire delle basi solide su cui andare a costruire abilità via via più complesse.

La difficoltà della costruzione delle esercitazioni analitiche è il riuscire a bilanciare un elevato numero di ripetizioni, richiesto per apprendere e fissare il gesto, con l’alta qualità della singola ripetizione, necessaria per un apprendimento efficace (altrimenti il rischio è di allenarsi…a sbagliare!).

Quantità vs QualitàNaturalmente far convivere questi due grandi obiettivi non è sempre semplice e richiede un grande lavoro di programmazione e studio da parte degli allenatori. Credo che si possa associare ad ognuno di questi due obiettivi un’espressione simbolica:

  • Alto numero di ripetizioni: odiare le file;
  • Alta qualità della ripetizione: presenza forte dell’allenatore.

Riuscire a bilanciare correttamente questi due obiettivi è anche uno dei punti chiave affinché le sequenze analitiche non risultino troppo “noiose” ai nostri giocatori. Una nota (leggermente polemica) a latere: i tempi in cui “andava di moda” lamentarsi con frasi del tipo “non ci sono più i giovani di una volta, non hanno voglia di lavorare, non conoscono lo spirito di sacrificio, sono inallenabili…” sono finiti! Ogni allenatore dovrebbe sempre cercare strade nuove e migliorative per riuscire a trasmettere passione, entusiasmo e cultura del lavoro ai giocatori che passano tra le sue mani oggi, senza pericolosi confronti con il passato o lamentandosi di una realtà diversa da come la si vorrebbe! E’ palese che non tutti potranno diventare giocatori e molti non diventeranno nemmeno pallavolisti in generale, ma lo spirito che deve guidare il nostro lavoro è quello della resilienza.

Aumento del numero di ripetizioni

L’espressione precedentemente utilizzata “odiare le file” è chiaramente iperbolizzata ma penso sia importante per rendere l’idea di quale dovrebbe essere il pensiero di noi allenatori nella valutazione delle nostre proposte:

  • Quante ripetizioni ha svolto ogni giocatore? (la domanda successiva sarà: Quante ripetizioni corrette ha svolto ogni giocatore rispetto al totale?);
  • Posso ottenere lo stesso risultato ottimizzando questa esercitazione? Se no, posso ottenerlo cambiando la struttura dell’esercizio?

Una nota importante: spesso nelle primissime fasi dell’apprendimento il numero di ripetizioni non è tanto importante quanto il fatto che queste abbiano una qualità davvero alta e controllabile: si parla quindi di esercizi ad alto controllo, cui sarà dedicato un articolo a parte in questa rubrica.

Di seguito alcuni suggerimenti e idee per aumentare il numero di ripetizioni dei propri esercizi.

Lavorare a stazioni

Il lavoro a stazioni (cui sarà dicato un prossimo articolo di questa rubrica) è uno strumento potentissimo per aumentare le ripetizioni svolte dai giocatori. Ovviamente, la sua potenza è racchiusa nella possibilità di svolgere esercizi indipendenti in parallelo: è tuttavia importante progettare, strutturate e organizzare queste esercitazioni a dovere.

Aumentare il ritmo di lavoro

Gli esercizi analitici si devono svolgere a ritmo alto, ossia con poche pause tra le ripetizioni dei singoli giocatori. Alcune idee per mantenere alto il ritmo di lavoro:

  • Scandire il ritmo di lavoro con segnali acustici (voce, fischietto…);
  • Coordinare il ritmo partecipando attivamente all’esercizio (es. lanciando i palloni);
  • Essere sempre pronti all’assistenza palloni (l’allenatore ha sempre dei palloni in mano);
  • Prevedere eventuali postazioni d’attesa negli esercizi a giro (per girare più rapidamente).

Ottimizzare le correzioni

Il tema delle correzioni è molto importante nell’apprendimento tecnico (un articolo sarà dedicato a questo aspetto). Scegliere con cura il tipo di correzione (individuale o di squadra), ottimizzare la comunicazione (parole chiave) e individuare le posizioni e i momenti migliori in cui fornire correzioni può influire in maniera significativa sul numero di ripetizioni svolte dai giocatori.

Studiare la circolazione dei palloni

Lo studio della circolazione dei palloni può aiutare tantissimo a ridurre i tempi morti e la sicurezza dell’ambiente durante lo svolgimento degli esercizi.  Per ogni esercizio è necessario organizzare il modo in cui i palloni sono recuperati dopo ogni colpo di un giocatore. Dallo studio della circolazione dei palloni può nascere anche lo studio delle traiettorie, ovvero la derterminazione delle “porzioni di palestra” interessate globalmente dall’esercitazione: qualore si indetificassero porzioni sempre libere, queste potrebbero essere utilizzare per un altro esercizio in parallelo.

Esempio

Attacco a rete

Ad ogni fila di attaccanti deve corrispondere un giocatore nell’altro campo senza palla, pronto a recuperare l’attacco del compagno (in caso di palestre piccole, una buona posizione di partenza potrebbe essere anche a ridosso della rete per segnalare eventuali rimbalzi lunghi). Dopo l’attacco si passa in attesa nell’altro campo e così via. Studiando la circolazione dei palloni si arriva presto a scoprire come spesso si possa lavorare con ben 3 gruppi di attaccanti, anziché i “canonici” 2!

Utilizzare esercizi bonus per la fila

Un esercizio bonus per la fila è un piccolissimo e velocissimo esercizio che può essere svolto da un giocatore in fila. L’esercizio può essere fisico, tecnico o fisico-tecnico.

Esempio

Ricezione singola con una coppia di ricevitori (uno in campo e uno fuori in attesa)

Durante l’attesa, il giocatore fuori potrebbe alternare semplici esercizi di rapidità dei piedi a dei colpi di bagher alla parete.

Aumento della qualità delle ripetizioni

Il punto più importante per garantire qualità alle ripetizioni è già stato toccato: si tratta dell’importantissimo principio della progressione didattica. Un esercizio troppo difficile per un atleta non porterà alcun beneficio alla sua crescita!

Come individuare la giusta soglia per “proseguire nella progressione”? Stime empiriche possono portare ad affermare che una esercitazione è allenante quando il numero di esecuzioni corrette oscilla intorno al 50% del totale, valore che può salire fino al 70-80% nelle fasi più avanzate di stabilizzazione (ma qui dovrebbero subentrare anche esercitazioni sintetiche e globali). Naturalmente le stime individuali sono difficilmente realizzabili nella pratica: rimane comunque importante provare a suddividere i giocatori in 2-3-4 gruppi per abilità compatibili e proporre progressioni il più possibile mirate alle capacità effettive.

Un altro grande punto relativo alla qualità delle ripetizioni è dato dalle correzioni dell’allenatore, che a mio avviso negli esercizi analitici devono essere molto frequenti (l’allenatore deve “far fatica” durante il suo lavoro!), strutturate (modulazione del tono e volume di voce, scelta del tipo di feedback, stile, gestualità…) e il più possibile individualizzate (ogni giocatore reagisce meglio a determinati tipi di feedback).

Molto importante è anche prevedere, quando possibile, dei piccoli recuperi tecnici in momenti extra rispetto al normale orario di allenamento. Può anche trattarsi degli ultimi 5′ del proprio spazio palestra, ma devono essere estremamente focalizzati e con un gruppo molto ristretto di giocatori (tendenzialmente non superiore a 2-3).

Ridurre la noia

I blocchi analitici risultano spesso “noiosi” ai giocatori, che preferiscono di gran lunga le situazioni di gioco. Credo tuttavia che con alcuni accorgimenti sia possibile lavorare con grande efficacia e buona “sopportazione” da parte degli atleti. Di seguito alcune idee:

  • Come già discusso in precedenza, la presenza dell’allenatore deve essere molto forte per mantenere alto il ritmo e l’attenzione (tramite correzioni): basta mettersi un attimo nei panni dei giocatori per capire quanto presto diventi frustrante lavorare su gesti singoli molto lentamente e senza alcun feedback.
  • Anziché svolgere pochi esercizi (1-2) in tanto tempo (30-40′), soprattutto a livello maschile può invece essere utile proporre tante piccole progressioni, formante da un buon numero di esercizi svolti per poco tempo (magari anche con qualche variante più ludica).
  • Quando il gesto inizia ad essere appreso, aggiungere degli obiettivi individuali e, se possibile, segnare i progressi per lavorare sui record personali (sfida con se stessi).
  • Stimolare la socialità svolgendo esercizi a gruppi e variandoli spesso.
  • Rendere i giocatori participi del proprio percorso tecnico illustrando sempre obiettivi e finalità dell’allenamento e dei singoli esercizi.
  • Alternare situazioni analitiche a situazioni di applicazione al gioco.

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Considerazioni sull’allenamento Under 16 Maschile

A circa un anno di distanza dal precedente lavoro sull’U14 maschile, sono oggi a proporre il “sequel” di quel documento, incentrato questa volta sulla categoria Under 16 maschile. Come nell’altro caso, si tratta di una serie di considerazioni e appunti accumulati in un anno con la squadra che ho allenato a Modena.

Di seguito il link per il download in due versioni (una più adatta alla stampa, una più indicata per la visualizzazione su PC/Tablet) e la descrizione di tutte le parti del documento.

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Introduzione: Under 16 maschile

L’anno scorso, dopo il mio primo anno alla guida di un gruppo Under 14, ho pensato di raccogliere idee, congetture, metodologie ed esercizi utilizzati durante la stagione, per comporre un documento – schematico e il più possibile pratico – che potesse essere per me una relazione e per chiunque fosse interessato uno spunto per il proprio lavoro.

Quest’anno ho invece lavorato con un gruppo Under 16, sempre maschile, formato in gran parte dai “miei vecchi U14”, più qualche inserimento. Vista la personale soddisfazione del lavoro pubblicato la scorsa stagione, quest’anno ho deciso di iniziare fin da subito a predisporre il materiale per una relazione finale sotto forma di diapositive: il risultato è questo documento.

Il vantaggio di partire da subito con l’idea di una relazione finale è che, così facendo, questo documento non riporta stralci, spezzoni o riadattamenti del lavoro di quest’anno…riporta proprio il lavoro stesso! L’unica variazione fatta, naturalmente, è stata quella di eliminare alcune informazioni “riservate”, ossia specifiche dei ragazzi che ho allenato.

Come per l’altro documento, questo elaborato non potrà essere completo, non potrà contenere verità assolute, non potrà essere sempre chiaro ed esaustivo: l’obiettivo è che, semplicemente, sia qualcosa.

Contesto

  • Contesto di lavoro
  • Il problema più grosso

Atleti

  • Tipologie di atleti
  • La ricerca del talento
  • Tipologie di talento secondo il CQN

Programmazione

  • Scopi delle programmazioni: gerarchia delle programmazioni
  • Programmazione annuale
  • Programmazione dei macro-cicli
  • Programmazione dei meso-cicli
  • Programmazione settimanale
  • Programmazione delle singole sedute

Programmazione annuale

  • Obiettivi
  • Programmazione degli obiettivi annuali
  • Programmazione dei contenuti: macro-obiettivi, micro-obiettivi e loro importanza
  • Programmazione delle pre-condizioni
  • Programmazione dei tempi

Programmazione dei macro-cicli

  • La fase di introduzione
  • La fase preparatoria
  • Le tre fasi agonistiche
  • La fase transitoria

Programmazione dei meso-cicli

  • Struttura tipica di un meso-ciclo: obiettivi e legame con gli obiettivi della programmazione annuale
  • Struttura della “settimana tipo”

Programmazione settimanale

  • Obiettivi

Programmazione e costruzione della seduta di allenamento

  • Analisi dei vincoli di programmazione
  • Definizione degli obiettivi della seduta
  • Parte di attivazione motoria
  • Parte di attivazione fisico-tecnica
  • Parte tecnica principale
  • Attacco
  • Parte situazionale
  • Defaticamento
  • Strutture differenti
  • Variabilità delle programmazioni

Obiettivi del Direttore Tecnico

  • La figura del Direttore Tecnico
  • Come fare in assenza di un Direttore Tecnico?
  • Obiettivi del Direttore Tecnico

Obiettivi tecnici

  • Obiettivi assoluti
  • Percorso di alzata per alzatori e alzata per tutti
  • Battuta-Ricezione in tutti i modi
  • Altezza e potenza del colpo d’attacco lungo rincorsa
  • Costruzione di 2 tempi per l’attacco
  • Correlazione con il “prima” e con il “dopo”
  • Direzionamento del colpo d’attacco
  • Percorso didattico sul muro
  • Difesa
  • Obiettivi per U14

Programmazione fisica

  • Fasi sensibili
  • Priorità per le singole capacità condizionali
  • Struttura settimanale classica
  • Sovraccarichi (cenni)

Periodo introduttivo

  • Obiettivi
  • Struttura settimanale
  • Dettagli sedute (18 sedute)

Periodo preparatorio

  • Schema tipo settimanale
  • Obiettivi settimanali per fondamentale

Obiettivi individuali

  • Definizione

Modelli tecnici – Palleggio

  • Palleggio frontale d’alzata (focus: azione elastica delle mani)
  • Palleggio d’alzata rovesciato
  • Priorità per gli alzatori
  • Palleggio in sospensione e in salto
  • Gestione palloni sulla rete
  • Compiti delle dita nel palleggio
  • Gestione traiettorie
  • Personalità

Modelli tecnici – Bagher

  • Bagher d’appoggio frontale
  • Bagher d’appoggio obliquo
  • Bagher laterale di ricezione
  • Intervento su palla corta
  • Palleggio d’appoggio
  • Ricezione
  • Preparazione della ricezione
  • “Scuola di ricezione”
  • Ricezione servizi salto spin

Modelli tecnici – Attacco

  • Rincorsa d’attacco
  • Braccio d’attacco
  • Punto di impatto
  • Attacco di secondo tempo
  • Attacco di palla Super esterna (focus: tempi della Super)
  • Attacco di palla Alta esterna
  • Attacco di palla Tre

Modelli tecnici – Battuta

  • Battuta float
  • Battuta salto float
  • Battuta salto spin
  • Direzionamento battuta

Modelli tecnici – Muro

  • Muro sul posto
  • Muro dopo traslocazione
  • Muro di gruppo

Modelli tecnici – Difesa

  • Tipologie di difesa
  • Zone obiettivo
  • Considerazioni varie
  • Posture
  • Contenimenti
  • Fasce di intervento
  • Difesa nella figura
  • Difesa acrobatica laterale
  • Difesa acrobatica frontale

Modello tattico di riferimento – Introduzione

  • Obiettivi
  • Sviluppo tecnico e tattico
  • Flusso di gioco

Modello tattico di riferimento – Fase Cambio Palla

  • Analisi rotazioni
  • Sistema 6-2 e dettaglio schemi di ricezione (P1, P6, P5 e varianti)
  • Sistema 5-1 e dettaglio schemi di ricezione
  • Rotazioni: principi generali
  • Adattamento sulla zona di servizio
  • Larghezza dei ricevitori
  • Distanza da rete e intervento prioritario
  • Valutazione della traiettoria
  • Classificazione battitori (a priori e a posteriori)
  • Eccezioni in ricezione
  • Alzata
  • Chiamate per l’attacco (schemi d’attacco)
  • Base del centrale
  • Distribuzione con ricezione lungo la rete
  • Gioco a rete stretta e in combinazione
  • Scelte di distribuzione: criteri ed evidenze
  • Tipi di alzata
  • Tattica individuale del colpo d’attacco
  • Eccezioni in attacco

Modello tattico di riferimento – Fase Break Point

  • Analisi rotazione avversaria
  • Rischi al servizio
  • Schemi collettivi al servizio
  • Schemi collettivi muro-difesa
  • Posizioni d’attesa base
  • Cronologia minacce
  • Eccezioni in attesa
  • Classificazione attaccanti
  • Obiettivo difesa
  • Le chiamate di muro
  • Sistemi muro-difesa 2-1-3, 2-0-4
  • Sistemi muro-difesa contro attacco dal centro e lungo la rete
  • Analisi ricezione avversaria
  • Eccezioni a muro
  • Free ball
  • No-Muro
  • Fase di difesa ed eccezioni
  • Keypoint tecnici: Muro e Difesa
  • Organizzazione contrattacco
  • Ricostruzione
  • Sistema di copertura
  • Copertura minima a doppia L
  • Copertura estesa ad archi di circonferenza
  • Tecnica e tattica individuale di copertura
  • Riassunto responsabilità
  • La nostra filosofia di gioco

Metodologia

  • Principi
  • Scala di priorità
  • Gestione allenamenti
  • Fogli presenze e rendimenti
  • Lavoro a stazioni
  • Allenamento dei fondamentali: caratteristiche e problematiche
  • Strategie di rilevazione e correzione degli errori tecnici e tattici
  • L’errore grave
  • Riunione pre-gara
  • Riscaldamento pre-gara
  • Gestione time-out
  • Studio dell’avversario

Analisi statistica

  • Analisi dei punti
  • Analisi delle situazioni
  • Modello Trofeo delle Province Bologna Maschile, 2011/2012

Gestione del gruppo

  • Il ruolo dell’allenatore
  • La costruzione della squadra
  • Il capitano
  • La doccia
  • Politiche di turn over
  • Politiche titolari e riserve
  • Rapporto con i genitori
  • Rapporto con i dirigenti
  • Regole generali di squadra
  • Regole per i collegiali

Eserciziario

  • Esercitazioni per il riscaldamento
  • Esercitazioni per il riscaldamento tecnico e la tecnica di base
  • Esercitazioni per gli alzatori (focus: intensivo alzatore)
  • Esercitazioni per battuta e ricezione
  • Esercitazioni per l’attacco
  • Esercitazioni per il muro
  • Esercitazioni per la difesa
  • Verso il sintetico
  • Esercitazioni globali
  • Esempi di schede fisiche

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Considerazioni sull’allenamento Under14 Maschile (totale)

Come conclusione della mia prima annata alla guida di un gruppo Under14 maschile, ho pensato di raccogliere tutto il materiale prodotto (e quello che stavo scrivendo per i precedenti articoli), in un unico grande documento, che porto oggi in forma di documento PDF pronto per essere scaricato.

Introduzione

Raccogliere tutto il materiale accumulato durante l’anno sportivo, riassumere idee, pensieri, congetture, risultati. Questo è stato lo spirito con cui ho iniziato, negli ultimi mesi, a costruire e realizzare il documento che state leggendo.
In una prima fase, spinto anche dall’entusiasmo del progetto, ho pensato di realizzare un vero e proprio documento testuale, una specie di libro, per intenderci. Ho ben presto abbandonato questa idea, per almeno due motivi: il primo, puramente egoistico, è che scrivere un documento testuale richiede un tempo davvero oneroso, che non avrei potuto (né voluto) garantire; in seconda analisi, inoltre, mi sono reso conto che non stavo ragionando sui veri obiettivi di questo lavoro.
A cosa dovrebbe servire, del resto, questa raccolta? Presumibilmente, a riassumere in maniera il più possibile sintetica e chiara una serie di concetti, metodologie, esercizi, in modo che possano essere riutilizzate, prima di tutto da me, nel futuro. Quale formato migliore, dunque, se non una serie di diapositive, proprio come se fosse una serie di appunti scritti “per punti”? Alla fine, mi sono convinto che fosse il modo migliore. Una serie di argomenti, trattati in maniera il più possibile sintetica, con alcuni focus sugli argomenti che ritengo più importanti o meno scontati (ovvero più dipendenti dalla singola metodologia di lavoro).
Una seconda domanda, altrettanto importante, a cui rispondere, è:
perché mai pubblicare questa cosa sul web? Del resto, chi può essere interessato al materiale di un qualsiasi allenatore? Semplicemente, a questa domanda, ho risposto con una nuova domanda: perché non dovrei pubblicarlo?
Entrando nei dettagli più tecnici, il documento tratta di tutta la fase di programmazione e realizzazione di una stagione con una squadra Under14 maschile di medio/basso livello, con particolare riferimento alla squadra da me allenata nella stagione 2010/2011, presso la società sportiva Modena Est.
Di seguito una rapida panoramica degli argomenti trattati.

  1. Introduzione al livello e alla problematica di ricerca del talento, con riferimento agli standard nazionali;
  2. Problematiche relative alla gestione del gruppo, al ruolo dell’allenatore, al concetto di leadership e alle politiche principali di gestione del gioco;
  3. Regole di squadra e regolamenti per eventuali momenti di collegiale;
  4. Metodologia: gestione allenamenti e partite;
  5. Programmazione: annuale, dei macrocicli, settimanale, delle singole sedute;
  6. Presentazione dei principali obiettivi della categoria: obiettivi tecnici in progressione e modelli tecnici adottati, rilevazione e correzione degli errori, sistema di gioco e sua evoluzione, analisi degli avversari, obiettivi fisici;
  7. Cenni sulla problematica della rilevazione statistica;
  8. Eserciziario, contenente una serie di esercizi e protocolli sperimentati e adottati da me durante la stagione.

Al termine del documento, una serie di allegati, principalmente modelli vuoti ed estratti di programmazione completa.

Per forza di cose, questo elaborato non potrà essere di alta qualità, non potrà essere completo, non potrà essere esaustivo: semplicemente, sarà qualcosa. Ci sarà qualcosa da condividere e qualcosa da criticare, ci saranno cose che magari io stesso tra qualche anno non condividerò più, qualcosa da provare e qualcosa da sconsigliare. Ci sarà qualcosa di inaspettato e qualcosa che invece mancherà. In ogni caso, qualcosa ci sarà. Spero che questo possa essere, come sempre, un punto di partenza per una più vasta discussione che possa permettere a tutti, me per primo, un proficuo miglioramento.

Grazie a chiunque avrà la voglia di dare una lettura e lasciare qualche parere o consiglio.

Con questo, auguro a tutti una splendida estate.

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Sommario

INTRODUZIONE

  • Tipologia di attività
  • La ricerca del talento

GESTIONE DEL GRUPPO

  • Il ruolo dell’allenatore
  • L’integrazione dei singoli
  • Il concetto di squadra
  • La leadership, il capitano e la sua elezione
  • La doccia
  • Politiche di turnover
  • Politiche titolari e riserve
  • Rapporto con i genitori
  • Rapporto con in dirigenti

REGOLE E REGOLAMENTI

  • Scopi
  • Regole di squadra
  • Foglio presenze e rendimenti
  • Regole di collegiale

METODOLOGIA

  • Principi
  • Scala di priorità
  • Gestione gara
  • Il Time Out
  • Foglio gestione gara
  • Responsabilizzare gli atleti
  • Creazione e gestione allenamenti
  • Il lavoro a stazioni
  • Codice colori

PROGRAMMAZIONE

  • Tipi di programmazione
  • Macrocicli di lavoro svolti
  • Programmazione annuale
  • Programmazione macrocicli
  • Programmazione settimanale

OBIETTIVI TECNICI

  • Percorso tecnico
  • Obiettivi prioritari
  • Lo sviluppo del palleggio
  • Lo sviluppo del bagher
  • Lo sviluppo dell’attacco
  • Lo sviluppo difensivo e acrobatico
  • La costruzione della battuta
  • Lo sviluppo del muro
  • Lo sviluppo della copertura
  • Percorso tattico
  • Didattica e progressione del palleggio e degli alzatori
  • Didattica del bagher e della ricezione
  • Didattica dell’attacco
  • Didattica della battuta
  • Didattica del muro
  • Didattica della difesa e dell’acrobatica

ERRORI COMUNI

  • Definizione di errore
  • Definizione di modello di riferimento
  • Descrizione del modello
  • Correzione di errori tecnici
  • Errori comuni nel palleggio, nel bagher e nell’attacco
  • Strategia STAR
  • L’errore grave

MODELLI TECNICI

  • Palleggio d’appoggio
  • Palleggio d’alzata
  • Palleggio d’alzata rovesciato
  • L’alzatore
  • Bagher frontale
  • Bagher obliquo
  • Bagher laterale
  • Tecnica di spostamento
  • Rincorsa d’attacco
  • Braccio d’attacco
  • Attacco di secondo tempo
  • Battuta float
  • Muro sul posto
  • Muro dopo traslocazione
  • Difesa

SISTEMA DI GIOCO

  • Possibili sistemi di gioco CP
  • Possibili sistemi di gioco BP
  •  Flusso di gioco e teoria delle eccezioni
  • Cronologia CP e BP
  • Sistema 4-2
  • Sistema 6-3
  • Sistema 6-2
  • Scelta del sistema
  • Adattamento sulla zona di servizio
  • Adattamento sul tipo di servizio
  • Valutazione della traiettoria
  • Muro – difesa rosso e verde
  • Ricostruzione
  • Copertura
  • Eccezioni
  • Gestione attacco
  • Gestione battuta
  • Filosofia
  • Individuazione dei ruoli

ANALISI AVVERSARI

  • Considerazioni
  • Cosa presentare alla squadra

OBIETTIVI FISICI

  • Studio della crescita
  • Fasi sensibili
  • Priorità
  • Forza
  • Velocità
  • Coordinazione
  • Prevenzione
  • Resistenza
  • Esempi

ANALISI STATISTICA

  • Analisi dei punti
  • Analisi situazioni

ESERCIZIARIO

  • Struttura tipica di una seduta
  • Prima parte di riscaldamento
  • Riscaldamento fisico
  • Riscaldamento fisico-tecnico
  • Esercizi per il palleggio
  • Esercici per il bagher
  • Esercizi per l’attacco

RISCALDAMENTO FISICO-TECNICO

  • Circuito alzate
  • Triangolazioni
  • Ball control
  • Uno contro uno
  • Crescente CP

PROTOCOLLI

  • Esempi di protocolli
  • Protocolli per il tocco di palla in palleggio e l’alzata
  • Protocolli per l’appoggio in bagher e palleggio
  • Protocolli individuali e collettivi per l’attacco

ESERCITAZIONI PER BATTUTA E RICEZIONE

  • Didattica della battuta
  • Routine di spostamento
  • Esercitazioni ad alto controllo per il bagher
  • Appoggio dopo spostamento
  • Ricezione a due su battuta dai tavoli
  • Battuta in salto e ricezione

ESERCIZI MURO E DIFESA

  • Progressione difensiva
  • Bombardamenti sulle diagonali
  • Progressione muro

ESERCITAZIONI GLOBALI

  • 6 vs 6 pallette
  • 6 vs 6 palle dirette
  • 6 vs 6 sfide singole e di squadra
  • Altri giochi 6 vs 6

ALLEGATI

  1. Articolo introduttivo: programmazione dell’annata
  2. Dispense tecniche consegnate agli atleti
  3. Programmazione annuale completa
  4. Progressioni tecniche
  5. Programmazione macrociclo (modello vuoto)
  6. Programmazione settimanale (modelli vuoti)
  7. Modulistica per gli allenamenti
  8. Modulistica per le partite
  9. Modulistica rilevazione e studio statistico
  10. Regole di collegiale e raccolta numeri
  11. Attività estiva

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Allenamento fase CP con attenzione alle ricezioni su diverse battute

Colgo l’occasione dell’esame di primo grado per mostrare i passi che mi condurranno alla stesura dell’allenamento da presentare come tesina.
Anzitutto, è bene che pubblichi la traccia esatta che dovrò seguire:

Allenamento della fase ricezione punto, in particolare delle rotazioni deboli e in rapporto al tipo di battuta avversaria.

Periodo della stagione: agonistico
Atleti: 1P-4C-1L-4S/O
Sesso: M

Non essendo specificato il gruppo di riferimento, la scelta è nostra.

Dovendo scegliere, mi piacerebbe buttarmi su un gruppo U16, per almeno due motivi:

  • E’ il campo su cui ho lavorato più intensamente negli ultimi anni, quindi conosco sufficientemente la realtà di riferimento
  • Non è esattamente il gruppo dove lavoro quest’anno (ho un U18, anche se molti sono U16), quindi posso trovare più stimoli nel lavoro

La scelta di un gruppo giovanile, tuttavia, dovrà ben presto essere scartata, per almeno due motivi:

  • La prima condizione (rotazioni deboli) mi induce a pensare ad una squadra di alto livello. Infatti, se parliamo di rotazioni deboli, dobbiamo per forza assumere il fatto che ci sia una squadra titolare fissa e che, dopo una rilevazione storica, si possano dedurre quali siano i giri deboli. A livello giovanile, infatti, non credo si possa parlare veramente di “rotazione debole”, in quanto molto spesso non esiste una “rotazione fissa”. Comunque, cercherò di meditare su questo punto.
  • L’aspetto dei diversi tipi di servizio è molto interessante, ma anche qui il lavoro è più sull’alto livello. A livello giovanile, ad esempio, il servizio è quasi sempre Floating da terra e l’unica eventuale modifica è sul punto di partenza (sinistra, centro, destra) del servizio. Raramente capitano, fino all’U16, squadre con servizi Jump molto efficaci, ancor più raramente capita di poter allenare la ricezione di questo tipo di servizio in modo sensato. Perché, a mio avviso, per allenare diverse ricezioni, servono diversi servizi. E, se nel nostro campionato non ce ne sono, credo che difficilmente ce ne saranno nella mia squadra.

Fatte queste osservazioni, passerò con calma al progetto. Chiaramente, vi terrò informati.

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Teoria degli esercizi

Questo articolo ha lo scopo di illustrare gli elementi principali della teoria degli esercizi: classificazione, finalità, durate, tipologie, criteri di scelta e correzione. Contiene anche alcuni richiami alla teoria dell’allenamento. Al tutto è stato dato uno stampo puramente pallavolistico, ma è possibile adattare tutti i discorsi presentati anche agli altri sport.

Continua la lettura di Teoria degli esercizi

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