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Appunti direzione tecnica #3 – Metodologia del gruppo tecnico

In questo terzo articolo parlerò di alcuni principi metodologici che gli allenatori del nostro gruppo tecnico devono seguire. 

Le norne metodologiche del gruppo tecnico riguardano:

  • La condivisione online;
  • La preparazione degli allenamenti;
  • La programmazione delle attività;
  • Il mantenimento dei registri presenze e disciplinare;
  • Il rispetto delle regole di buona condotta;
  • La partecipazione alle riunioni tecniche;
  • Le politiche di mercato;
  • Note pratiche sul lavoro quotidiano in palestra;

Nel corso di questo articolo, tutti questi punti saranno illustrati nel dettaglio.

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Considerazioni sull’allenamento Under14 Maschile, parte 2: Programmazione e pianificazione degli obiettivi principali

In questo secondo articolo parlerò della programmazione e pianificazione dei contenuti tecnici. Ho già pubblicato, ad inizio stagione, un articolo con gli obiettivi tecnici in successione (link all’articolo), ma in questo vorrei parlare più specificatamente dell’argomento riferito alla mia squadra, con alcune proposte di obiettivi da inserire in U13 e altri da rimandare all’U16. Naturalmente, come già detto, questo articolo è frutto di considerazioni e priorità assolutamente personali.

[important]Per un documento completo di fine stagione sulla programmazione U14, si rimanda all’apposito articolo completo.[/important]

Programmazioni

Il primo passo dell’organizzazione è la stesura della programmazione annuale, che sarà il primo argomento affrontato nell’articolo. Tralascio il discorso della programmazione pluriennale, perché non mi ha riguardato direttamente quest’anno.

Una programmazione tecnica deve avere, a mio avviso, almeno tre componenti: la programmazione dei contenuti, dei tempi e delle pre-condizioni.

La programmazione dei contenuti è quella in cui decidiamo, in maniera più o meno legata al livello della squadra, quali tipologie di “argomenti tecnici” (utilizzando questa espressione, facciamo ovviamente riferimento anche a contenuti strategici, tattici, fisici, psicologici) andremo ad affrontare nel corso dell’intera stagione. Risponde alla domanda: “Che cosa voglio far fare ai miei atleti?

La programmazione dei tempi è quella in cui stabiliamo, indicativamente, in quali periodi della stagione andare ad inserire nuovi contenuti tecnici. Risponde alla domanda: “Quando iniziare con questo argomento tecnico?“. Personalmente, di questa programmazione mi son fatto ben poco, perché le esigenze sono state ben diverse: all’inizio dei campionati, a metà ottobre, ho avuto settimane con un solo allenamento e due gare, o due allenamenti e una gara; questo, di fatto, ha reso impossibile di fatto fare considerazioni “attendibili” di una  tempistica sensata.

La programmazione delle pre-condizioni è per me la più importante ed è quella che contestualizza il “principio di progressività” di tutti i manuali di teoria dell’allenamento. Per ogni argomento tecnico che andremo a proporre, indica quali altri argomenti tecnici devono essere già stati introdotti o addirittura assodati. Naturalmente, non parlando di una scienza esatta, il soddisfacimento di una pre-condizione è tante volte una stima totalmente soggettiva. Risponde alla domanda: “Cosa devo aver già fatto per proporre questo nuovo contenuto X?

Metodologia adottata

Come metodologia, ho deciso di applicare una programmazione a tappe per tutti i contenuti di tipo tecnico – tattico.  In altre parole, ho eliminato la dipendenza dai tempi, troppo variabili in base al calendario agonistico, stabilendo una serie di percorsi tecnici (già discussi nel precedente articolo), in cui solo una valutazione soggettiva può essere di aiuto per stabilire quando fare passi avanti nel programma.

Obiettivi fondamentali

Credo che in Under14 maschile siano da perseguire almeno 3 obiettivi fondamentali:

  • Costruzione del tocco di palla in palleggio
  • Costruzione del piano di rimbalzo in bagher
  • Generazione di traiettorie a rotazione

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Considerazioni sull’allenamento Under14 Maschile, parte 1: Organizzazione e Metodologia

Questa serie di articoli è una specie di “diario di bordo” dei miei pensieri, programmi, problemi, possibili soluzioni di quest’anno (2010/2011) da allenatore di un gruppo Under 14 maschile a Modena. Per me è stato il primo anno da allenatore di questa categoria, così ho avuto occasione di ragionare su molti aspetti per me nuovi e molto stimolanti. Cercherò in questi articoli di proporre tutti i temi che ho affrontato e i modi di lavorare che ho adottato in palestra. per poter avere consigli e pareri da chi ha più esperienza di me in questo campo. In questo primo articolo parlo di metodologia e organizzazione della stagione, nei prossimi parlerò più nel dettaglio di programmazione, contenuti tecnici ed esercizi maggiormente utilizzati.

[important]Per un documento completo di fine stagione sulla programmazione U14, si rimanda all’apposito articolo completo.[/important]

Introduzione

Il gruppo preso in considerazione è un gruppo di atleti, 16 per la precisione (dopo un periodo di “aggiunte iniziali”), abbastanza equamente divisi tra primo e ultimo anno di Under 14.  La maggior parte di loro ha una anzianità di gioco superiore ai 5-6 anni (partendo dal miniVolley): sembra un dato trascurabile, ma mi sono reso ben presto conto di come di fatto non lo sia per niente! Io ero convinto, infatti, che in Under 14 l’obiettivo principale dell’allenamento fosse più che altro un insegnamento tecnico, ma è evidente che in giocatori di anzianità di gioco così elevata esistono già alcuni automatismi (purtroppo molto spesso errati) e quindi il processo è già di alta correzione, piuttosto che di insegnamento da zero.

Il gruppo partiva da una base tecnica piuttosto scarsa, con 6-7 giocatori di discreta qualità e gli altri più indietro. In generale, tutti partivano con dei grossi limiti fisici, soprattutto in altezza. A questo livello, chiaramente, questo implica alcune conseguenze, di cui si discuterà in seguito, sulle programmazioni tecniche e sugli obiettivi agonistici raggiungibili. Ritengo comunque che a questa età, soprattutto per i maschi, ogni previsione sullo sviluppo sia un po’ azzardata, e ci si possa limitare solo a fare delle ipotesi basandosi su alcuni segni del corpo (ad esempio, i peli sulle gambe) e sull’altezza dei genitori.

Altri paragrafi

  • Volume di allenamento e di gara
  • Tipologia di attività
  • Scala di priorità
  • Rapporto allenatore – atleti
  • Costruzione di una squadra
  • Rapporto con i genitori
  • Metodologia di allenamento
  • Gestione gara

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Programmazione annuale U14 maschile

Quest’anno, per la prima volta, mi troverò ad essere allenatore di un gruppo U14 maschile. Proverò a proporre di seguito alcune parti della programmazione annuale che sto preparando, in modo da offrire spunti per discussioni varie e trarre pareri anche da chi dovesse avere più esperienza di me in questa fascia di età. 

[important]Per un documento completo di fine stagione sulla programmazione U14, si rimanda all’apposito articolo completo.[/important]

La mia programmazione annuale è formata da 3 componenti:

  • Programmazione dei contenuti: cosa voglio fare;
  • Programmazione delle precondizioni: quali sono le condizioni che devono essere soddisfatte prima di inserire nell’allenamento un contenuto nuovo;
  • Programmazione dei tempi: definizione dei macrocicli di lavoro e collocazione (indicativa) dei contenuti all’interno dei blocchi previsti, entro un limite da stabilire (non posso fare troppe cose all’interno di un singolo blocco).

Per prima cosa, credo sia importante stabilire un ordine cronologico da seguire nella stesura della programmazione annuale:

  1. Contesto di lavoro: squadra, numero ed età degli atleti, staff a disposizione;
  2. Volume di lavoro: numero e durata degli allenamenti, palestre e materiale a disposizione;
  3. Eventuali obiettivi tecnici forniti dal Direttore Tecnico: nel caso non fosse presente questa figura, è chiaro che si dovrà procedere autonomamente a fornirsi alcuni obiettivi di partenza;
  4. Analisi del livello di partenza: questa analisi, di tipo principalmente tecnico, deve essere fatta prima di poter effettuare una programmazione dettagliata dei contenuti, poiché ogni programmazione deve essere a misura per la squadra con la quale si lavorerà;
  5. Definizione degli obiettivi in successione: questa fase, forse la più importante, consiste nella stesura di una serie di obiettivi tecnici, tattici, fisici, psicologici da raggiungere con la propria squadra nel corso dell’annata (maggiori dettagli in seguito);
  6. Definizione dei modelli tecnici da adottare: sebbene ogni allenatore abbia bene a mente i modelli tecnici che intende adottare, io preferisco sempre segnarmi, per ogni fondamentale, una serie di punti chiave (possibilmente in successione di importanza) per i gesti tecnici.

Nel seguito proverò a spiegare meglio i punti 3, 4, 5 e 6.

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L’individuazione del talento in U14

TalentoDi recente sto assistendo ad alcuni allenamenti di un gruppo Under 14 maschile. Ho visto un paio di ragazzini veramente bravi. Tuttavia, siccome non ho alcun modello di confronto a livello nazionale (mentre per gli U16 “ho” il Trofeo delle Regioni e per l’U18 le Finali Nazionali di giugno), mi è venuto da pormi la seguente domanda: “Quali sono gli elementi che ci fanno individuare un talento?.

Badate, la domanda può apparire in fondo banale e con puri scopi di curiosità, ma è tutt’altro che così. Dobbiamo sempre tener presente che uno degli obiettivi fondamentali per un allenatore giovanile è favorire l’esplosione del talento. Detto in termini brutali, se ho tra le mani un potenziale giocatore di serie A, devo fare del mio meglio per farcelo arrivare. E se non ho i mezzi per farlo (mezzi tecnici, ma anche fisici, come l’assenza di un gruppo valido con cui farlo allenare per sufficiente tempo), credo sia importante creargli qualche possibilità con società più blasonate.

In Under 14, secondo me, c’è un problema da non trascurare, almeno a livello maschile: lo sviluppo dell’atleta è appena all’inizio. Sia dal punto di vista fisico, che da quello tecnico. Nella mia Bologna, infatti, è raro vedere in queste realtà giocatori con già alcuni anni di esperienza alle spalle. E’ invece più normale creare gruppi completamente nuovi. Fatta questa premessa, è facile arrivare al vero fulcro del mio problema: “Il ragazzino che io giudico bravo, è un talento o risulta semplicemente bravo perché nella sua squadra è il più bravo?“.

Di recente, ho letto una frase di Davide Mazzanti (vice allenatore di Lorenzo Micelli a Bergamo in A1F), in cui citava appunto la ricerca del talento, che mi ha colpito e ritengo sia da riportare:

[…] A livello giovanile il talento non è nascosto nel fare bene 8 cose su 10, ma nel riuscire a fare una volta su dieci una cosa eccezionale… Sarai tu, con l’allenamento, a trasformare il suo talento in rendimento: buon lavoro!

(Davide Mazzanti, vice allenatore Volley Bergamo A1F)

Partendo da questa affermazione, che ritengo più che condivisibile, vorrei lasciare i miei lettori con alcune domande, sperando che il caso in questione possa risultare di interesse ed aprire il dibattito sulla ricerca del talento:

  • In U14M, quanto è importante l’aspetto fisico?
    • Qual è l’altezza media di un gruppo U14M di alto livello?
    • Quali sono i fattori che ci possono aiutare in una previsione grezza della crescita dell’atleta (esempio: altezza dei genitori)?
  • In U14M, quanto è importante l’aspetto tecnico?
    • Quanto è importante il servizio dall’alto? E’ necessario il servizio in salto?
    • Quanto è importante l’attacco da zona 4/2? Meglio precisione o potenza?
    • Quanto è importante il bagher d’appoggio e ricezione?
    • Quanto è importante il muro?
    • Quanto è importante il palleggio d’alzata?
  • In U14M, quanto è importante l’aspetto psicologico?
  • In U14M, quanto è impostante l’aspetto tattico?
  • Quali sono i gesti tecnici “tipici” che il talento riesce ad eseguire correttamente una volta su dieci in maniera eccezionale?

In altre parole, qual è il giusto mix per riconoscere un talento?

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